Milena Bellonotto
Processi Trasformativi e Storytelling



Biografia

Milena Bellonotto nasce da genitori piemontesi in Liguria, dove trascorre i suoi primi anni di vita pur in un continuo andirivieni dal Piemonte: in entrambi i contesti vive comunque in piccoli borghi di straordinaria bellezza architettonica e paesaggistica che influenzano il suo sguardo e la sua visione del mondo, improntata alla ricerca della bellezza (in senso etico ed estetico), della contiguità tra vita lavorativa e famigliare, della sostenibilità nei modi e nei luoghi dell’abitare.

Le vicissitudini lavorative della famiglia d’origine la portano tuttavia a conseguenti e plurimi distacchi famigliari in età precoce, obbligandola ad adattarsi a cambi repentini di abitazione e al definitivo trasloco in Piemonte all’età di 8 anni, che sposta lo sguardo da un paesaggio tipicamente marittimo a quello altrettanto suggestivo (ma fisicamente delimitato) della campagna cuneese a ridosso delle Langhe.

Fa seguito un lutto importante in età infantile, che favorisce la nascita e la solidificazione di un nucleo di sofferenza, la quale trova sfogo, fin da subito, in una inesauribile passione per la scrittura come mezzo catartico e al tempo stesso di riappropriazione del sé frantumato.

Gli anni successivi dell’adolescenza sono segnati da forti momenti critici che trovano un loro corrispettivo nel processo di identificazione con lo spleen dei movimenti letterari di fine Ottocento e inizio Novecento e la spingono ad una curiosità e interessi onnivori per l’arte, la fotografia, la musica (medievale e del circuito indipendente) e la multimedialità, portandola a sperimentare numerosi ambiti artistici in risposta all’inquietudine interiore.

Inizia in questo periodo ad interrogarsi in prima persona sull’importanza del potenziale creativo nella crescita di un individuo e, in particolare, sulle multi-potenzialità e sulle conseguenti difficoltà a discernere – quando si è bambini ed adolescenti soprattutto – tra passione, talento, proiezioni degli altri su di sé e il proprio desiderio/necessità di realizzazione personale.

Le difficoltà nel trovare risposte adeguate e la passione per la ricerca si scontrano tuttavia con la crescente necessità di trovare lavoro, portandola ad un percorso a slalom tra molteplici discipline e ambiti molto diversi tra loro.

Dopo una specializzazione in semiotica generativa applicata alla promozione culturale del territorio e alcuni lavori saltuari, parte per la Gran Bretagna, per imparare la lingua, dove frequenta un college per stranieri e lavora contemporaneamente come addetta pulizie in un hotel.

Al termine di questo periodo rientra in Italia e lavora per 4 anni stabilmente nel mondo delle Risorse Umane, sviluppando un interesse crescente per gli aspetti e i risvolti sociali che il tema del Lavoro comporta in quanto forma di riscatto e riconoscibilità all’interno di una Comunità.

Sviluppa, inoltre, una mentalità organizzativa e orientata al problem solving pur continuando per passione ad occuparsi di comunicazione culturale e di uffici stampa al fianco di artisti, fumettisti illustratori, musicisti, fotografi, autori e registi, nella profonda convinzione che l’Arte sia fondamentale per la crescita e lo sviluppo del potenziale nell’essere umano.

La dicotomia tra due mondi spesso in contrasto tra loro (quello puramente aziendale, logico e razionale e quello creativo, intuitivo ed emotivo) la induce ad abbandonare le Risorse Umane ed a investire nuovamente nella propria formazione.

Nel 2005 frequenta il Corso di Cittadella della Letteratura, patrocinato dal MIUR, all’interno del Progetto Alcotra – programma di cooperazione transfrontaliera europea franco-italiano – dove si forma direttamente con nomi illustri della letteratura per ragazzi quali Rita Valentino Merletti, ricercatrice e co-ideatrice del Progetto Nati per Leggere, Roberto Denti, Walter Fochesato, Anna Parola, Alberto Arato, Gianfranco Goria.

Il corso le consente di acquisire le competenze necessarie a promuovere la lettura e la letteratura per l’infanzia e l’adolescenza.

Studia e sperimenta teatralizzazione e lettura animata, dizione, psicologia dei gruppi, progettazione, organizzazione e comunicazione di eventi culturali. Ha inoltre l’opportunità di frequentare da vicino Parchi Tematici come il Futuroscope di Poitier e di seguire stages presso Biblioteche parigine specializzate in letteratura per l’infanzia, la Bibliothèque de Juan Les Pins e la Libreria dei Ragazzi di Torino.

Svolge successivamente professioni più vicine al mondo della creatività, sempre perfezionando la formazione in comunicazione e occupandosi di social media, marketing e uffici stampa, relazioni esterne, direzione creativa e photoediting in ambito editoriale, artistico e didattico.

La sensazione tuttavia di sentirsi sempre depotenziata in qualunque contesto lavorativo, la spinge a continuare la propria ricerca personale attraverso la psicologia e le filosofie orientali come il Buddismo, permettendole di intuire che l’amore per la Naturada sempre presente nella sua vitapossa essere la chiave di svolta per unire passione e competenze.

Inizia pertanto una fase da autodidatta (che perdura da circa 20 anni) di sperimentazione in tecniche di giardinaggio, che fin da subito le trasmettono un profondo senso di pace.

Si rende conto, inoltre, dell’importanza che il contatto con la Natura ha rivestito nella sua infanzia e nel 2009 inizia a scrivere progetti di giardinaggio per bambini, senza tuttavia dare un vero compimento a quello che sembra essere una chimera.

Continua tuttavia a coltivare l’amore per il giardinaggio e la botanica, che porta con sé anche quando si trasferisce a Milano per 5 anni, dove acquisisce un bagaglio di competenze ed un’esperienza umana tali da delineare in maniera sempre più definita il suo ambito di interesse.

Nel 2014 diventa mamma, lascia la città e sperimenta l’outdoor education, iniziando ad entrare in contatto con la parte più vera di se stessa e, finalmente, a dare voce alle sue idee e alla propria creatività.

Seguono anni di ulteriore sperimentazione, studio e lavoro con bambini e ragazzi che la portano a seguire corsi su DSA e BSE, formazioni sulla pedagogia degli asili nel bosco e seminari sull’educazione libertaria di origine anglosassone. Si convince che non esistano soluzioni univoche, che non si possano adottare facili etichette e che l’atteggiamento socratico del “so di non sapere” sia sempre un buon punto di partenza per imparare ad osservare ed imparare ad imparare, dal contesto, dai grandi e dai piccini.

Nel 2021 il desiderio di dare una maggiore solidità a pratiche fino ad allora sperimentate ma non ancora inserite in un quadro normativo preciso, frequenta il corso Ortoterapia presso Fondazione Villa Ghigi di Bologna, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Psicologiche della Regione Emilia Romagna (Sezione di San Lazzaro) e finalmente, inizia a trovare il senso del proprio percorso, all’interno del quale le conoscenze e le esperienze multidisciplinari acquisite trovano un fondamento, poiché le consentono di creare facilmente interconnessioni tra persone, realtà informali e istituzionali, enti, aziende e discipline diverse tra loro.

Appassionata collezionista e lettrice di albi illustrati e volumi di saggistica sui temi dell’ecologia letteraria, collabora occasionalmente con realtà locali in qualità di copy e parallelamente insegna letteratura per ragazzi e orticoltura applicata in una scuola parentale per la fascia 4 – 13 anni.

Milena Bellonotto

 

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